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Manifesto

Troviamo l'antropologia lì dove non si vede!

Nel 1962, l’antropologo francese Claude Lévi-Strauss pubblicò Il Pensiero Selvaggio, un libro destinato a fare la storia dell’antropologia culturale e sociale.


Pensiero Selvaggio è la possibilità di pensare l’Altro e l’alterità come veri e propri sistemi di pensiero. È pensiero creativo, non calcolabile, non algoritmico, non meccanico, imprevedibile. Il Pensiero Selvaggio è quel luogo a cui ci rivolgiamo nel momento in cui dobbiamo affrontare un problema, mettere in opera l’ingegno, modello di pensiero che si insinua nello spazio dell’Altro e media tra una dimensione strutturata e un pensiero laterale. Caratteristica di tutti gli esseri umani, è un sistema logico che prevede il riuso e l’uso di sistemi già costituiti, ai quali diamo nuova vita e nuovo valore.

La comunicazione digitale ha aperto le porte a un ritorno al Pensiero Selvaggio, sempre più irrequieto e vivace, sempre più imprevedibile e destrutturato. La comunicazione è un luogo privilegiato in cui, quotidianamente, tutti noi ci cimentiamo nell’applicare un Pensiero Selvaggio. Il digitale, dispositivo che ha ampliato e migliorato la nostra condizione di comunicabilità, è una foresta di segni in cui noi selvaggi ci districhiamo per dare vita a nuove forme di identità e di comunità.

; Grazie; a; nuovi; strumenti; comunicativi; e; a; nuovi; artefatti; digitali, sperimentiamo; logiche; di; pensiero; prima; d; ’ora inimmaginabili. Crediamo che l’antropologia possa trovare una sua dimensione applicata utilizzando il Pensiero Selvaggio per ripensare i fenomeni contemporanei.

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Il modello etnografico si amplia e si apre a diverse possibilità applicative, dando nuova linfa vitale all’antropologia come forma di produzione di sapere, teorie e artefatti. Il designer è sempre più selvaggio: sfida le logiche della produzione e si colloca come attore in grado di ripensare la società, i modelli di consumo, i materiali e i loro usi.

Il design e l’antropologia possono trovare una direzione condivisa in Pensiero Selvaggio come metodo. In una stretta collaborazione con il design e la comunicazione, lo scopo di Pensiero Selvaggio è quello di dare vita a nuove metodologie per analizzare e comprendere la contemporaneità, i processi di digitalizzazione, i fenomeni comunicativi, le pratiche ecologiche ed etiche e tanto altro.

Pensiero Selvaggio è sperimentazione metodologica che applica un metodo per classificare, costruire, ripensare, produrre, dialogare e comunicare. È l’agire umano in contesti predefiniti che immerge l’antropologia e il design nel pluriverso della comunicazione contemporanea.

Pensiero Selvaggio lavora seguendo il flusso di vitalità dell’ingegno, analizzando, studiando e producendo percorsi sperimentali capaci di unire lo sguardo dell’antropologia al design e alla comunicazione per studiare il nostro mondo. Un mondo sempre più dinamico e selvaggio!

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Team

Giuseppe Mazzarino

[Ruolo]

Jessica Moreschi

[Ruolo]

Paola Donatiello

[Ruolo]

Samuele Castiglia

[Ruolo]

Claudia Altieri

[Ruolo]

Martina Paggi

[Ruolo]